La gestione del fumo negli spazi chiusi di grande estensione
I grandi spazi chiusi o coperti hanno sempre maggiore valenza architettonica e funzionale: auditorium, mall, gallerie espositive, centri sportivi e atri di rappresentanza sono esempi di questa modalità di utilizzo dello spazio.
L'incendio in questi ambienti pone specifiche sfide per quanto riguarda gli obiettivi antincendio di salvaguardia della vita umana. Infatti, se da un lato in ambienti di rilevante volumetria solo focolari di eccezionale potenza termica possono condurre all'accumulo di consistenti strati di fumo caldo, la diluizione ed il raffreddamento provocato dal mescolamento del fumo con l'aria dell'ambiente provoca la sua de-stratificazione, promuovendone la diffusione laterale e limitando l'efficienza dei sistemi di evacuazione naturale. Se questo effetto diluizione è certamente favorevole sotto il profilo strettamente termico, raramente è sufficiente a mitigare la componente di pericolo che deriva dalla nocività dei prodotti di combustione.
Questi effetti sono difficilmente quantificabili tramite l'applicazione di correlazioni analitiche, mentre sono agevolmente modellabili con i metodi numerici avanzati, che consentono di valutare esplicitamente il mescolamento con l'aria e la diffusione del fumo, l'interazione del pennacchio di fumo con strutture geometricamente complesse, e l'effetto dei sistemi di ventilazione meccanica.
L'applicazione dei metodi numerici avanzati è un formidabile supporto alla progettazione delle misure tecnologiche ed organizzative per il controllo del fumo negli spazi chiusi di grande dimensione e per la gestione dell'emergenza.